L’Organizzazione mondiale della sanità definisce la telemedicina come «L’erogazione di cura e assistenza, in situazioni in cui la distanza è un fattore critico, attraverso tecnologie informatiche e della comunicazione, per lo scambio di informazioni utili alla diagnosi, al trattamento, alla prevenzione, alla ricerca, alla valutazione e alla formazione continua del personale sanitario».
La giurisprudenza recente si è espressa sia sui profili autorizzativi di tale attività, sia sui possibili profili di responsabilità medica, evidenziando una serie di criteri utili a comprendere il rapporto tra implementazione di apparecchiature digitali in ospedale, riorganizzazione del personale e possibili profili di responsabilità medica.
Sulla linea segnata dalla giurisprudenza si analizzeranno i seguenti aspetti:
- Suddivisione della telemedicina in: televisita, teleconsulto, telecooperazione sanitaria, telesalute, teleassistenza;
- finalità della telemedicina: quando è possibile curare senza l’incontro con il medico. Vantaggi e rischi;
- organizzazione ed adeguatezza delle strutture e del personale (medico ed infermieristico);
- responsabilità e controllo della organizzazione di strutture e personale;
- il rapporto con le disposizioni sulla privacy e gli obblighi del medico