I Sistemi Sanitari si stanno adattando alla gestione della cronicità, della multimorbidità, delle problematiche della disabilità correlate all’età, della restrizione di risorse. Il modello che si sta delineando deve trovare un’integrazione strutturata con il territorio. Questa integrazione è resa poi più stringente ed importante, ma anche enormemente più difficile, dall’impatto di sistema del COVID e delle sue conseguenze.
Un evento acuto (es. sindrome coronarica acuta “de novo”) non è altro che un episodio nell’evoluzione di una malattia cronica (polivasculopatia aterosclerotica) così come lo sono le riacutizzazioni (“acute on chronic”). Dal nuovo orizzonte epidemiologico consegue che la presa in carico non è “della malattia”, ma “del Paziente” e le modalità di implementazione implicano la necessità di integrazione multidisciplinare avanzata che vede Cardiologo, internista e MMG fare sistema paritario.
L’evento vuole essere l’occasione di creare “visione” sui cambiamenti locali e nazionali, attraverso un’analisi delle sfide immediate nei principali settori della medicina cardiovascolare (scompenso, cardiopatia ischemica, ipertensione arteriosa, etc…), attraverso discussioni aperte su temi di difficile gestione (pro e contro su fragilità dell’anziano, bioetica, tecnologia, etc…), attraverso sessioni interattive su argomenti critici (gestione anticoagulanti e antiaggreganti, prevenzione secondaria della cardiopatia ischemica oltre il 2016, fibrillazione atriale come problema gestionale, organizzazione dei sistemi territoriali, etc.)