L’obiettivo dichiarato di poter raggiungere nella maggior parte dei casi di artrite reumatoide la remissione cinica o la bassa attività di malattia contrasta in parte con la percezione di attività di malattia riportata dai pazienti. Come dimostrato da diversi lavori il punto di vista del medico dell’attività di malattia spesso diverge da quello del paziente. Mentre i medici quantificano l’attività di malattia utilizzando strumenti quali il DAS28 e gli indici infiammatori, per i pazienti sono più rilevanti sintomi come il dolore, la fatica, il disturbo del sonno e gli aspetti psicoaffettivi. Quanto viene riferito dalpaziente è essenziale per costruire un rapporto di cura basato sull’ascolto, che trova una sua utilità anche nel colmare quel divario tra quanto viene percepito dal medico e quanto prova realmente il paziente. Spesso anche gli stessi effetti collaterali dei trattamenti riportati dai pazienti vengono sottovalutati dai medici. Per correggere questa dispersione di informazioni, negli ultimi anni la pratica clinica reumatologica si è dotata di strumenti ad hoc per valutare i Patient Reported Outcomes (PRO) cioè i parametri soggettivi che più contano per i pazienti. L’artrite reumatoide come molte patologie croniche a carattere sistemico può modificare l’aspetto fisico e/ mentale del paziente; il processo di gestione della malattia (dal momento della diagnosi alla eventuale remissione clinica) gioca un ruolo significativo nel comportamento maladattativo che il paziente può mettere in atto; il ruolo dell’operatore sanitario non è soltanto quello di prescrivere una terapia farmacologica ma di far conoscere la malattia e tutto quello che ne consegue; misurare la malattia non solo negli indici strettamente clinici ma nella qualità di vita è diventato indispensabile e spesso la scelta della strategia terapeutica è indirizzata sulla qualità della vita e deve essere necessariamente condivisa con il paziente. Il ruolo paternalistico dello specialista che impone la terapia come un dogma è finito da tempo soprattutto nelle patologie croniche dove l’ empatia relazionale con lo specialista, la conoscenza della malattia, la condivisione delle scelte terapeutiche e in ultimo l’aderenza al trattamento giocano un ruolo decisivo nell’outcome finale.
NOVITÀ
PATIENT REPORTED OUTCOMES (PRO) E ARTRITE REUMATOIDE: UN DIFFERENTE MODO DI VALUTARE IL RISULTATO CLINICO
FAD

- Inizio iscrizioni: 15-04-2022
- Fine iscrizione: 15-10-2022
- Posti liberi: 144
- Accreditato il: 07-02-2022
- Crediti ECM: 6.0
- Ore formative: 6h
- Codice Evento: 345105
- N. Edizione: 1
Dettaglio
AVVISO IMPORTANTE
Attenzione:
- In caso il discente non superi il test di valutazione dovrà ripetere il percorso formativo dall'inizio
- Soglia di superamento: 75% delle risposte corrette
- Il corso e il conseguente test può essere seguito (prima) e compilato (successivamente) un massimo di 5 volte
Qualsiasi attestato (anche quello di partecipazione) è conseguente alla compilazione del Test di Valutazione e del modulo Qualità Percepita
Presentazione
Programma
Introduzione P.Sarzi-Puttini
1° SESSIONE
Definizione e utilizzo clinico dei PROs patients reported outcomes
. Cosa e quali sono i principali patients reported outcomes (PROs) M.Di Carlo
. Il dolore nell’artrite reumatoide M.Di Franco
. Fatica e artrite reumatoide L.Bazzichi
. Sonno e artrite reumatoide P.Sarzi-Puttini
. Aspetti psicoaffettivi nell’ artrite reumatoide A.Alciati
. Qualità della vita e artrite reumatoide: il valore degli indici compositi C.Scirè
. Sindrome fibromialgica e artrite reumatoide: comorbidità o fattore confondente? G.Cassisi
. 12.20 Spondiloartriti e PROs (patients reported outcomes): stesso significato clinico? A.Marchesoni
2° SESSIONE
Patients reported outcomes e trattamenti
. I farmaci biologici e i PROs (patients reported outcomes) D.Marotto
. Cortisonici, DMARDs (disease-modifying antirheumatic drug) e PROs (patients reported outcomes) B.Serena
. Nella pratica clinica cosa è più significativo misurare? F.Salaffi
. Treat to target: decisione del medico o del paziente? M.Romano
. È cambiato il ruolo del medico nelle malattie croniche? R.Caporali
Informazioni
Obiettivo formativo
18 - Contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica, ivi incluse le malattie rare e la medicina di genere
Mezzi tecnologici necessari
Per la fruizione e l'accesso al corso FAD saranno necessari un computer (Windows o Mac) dotato di connettività internet, di un browser di navigazione standard (Internet Explorer, Firefox, Chrome, Opera, Safari) e di un programma per l'apertura e la lettura dei file PDF (per esempio: Adobe Acrobat Reader)
Procedure di valutazione
Questionario (obbligatoriamente a risposta multipla e doppia randomizzazione)
Attenzione: la nuova normativa ministeriale in vigore dal 01/07/2019 prevede che:
- nei moduli formativi del corso potrebbe essere presente un tempo minimo di fruizione (visibile in alto a dx). Prima di tale lasso di tempo non è possibile passare al successivo step formativo (sia esso un questionario o un altro modulo formativo). Il timer viene attivato solo quando la finestra è attiva. Il tempo non viene calcolato quando si aprono altri programmi e/o finestre, oppure quando parte un salvaschermo
- in caso il discente non superi il test di valutazione dovrà ripetere il percorso formativo dall'inizio
- numero massimo di tentativi a diposizione: 5
- soglia di superamento: 75% delle risposte corrette
Responsabili
Responsabile scientifico
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Piercarlo Sarzi PuttiniPROF. ORD REUMATOLOGIA E DIRETTORE UOC REUMATOLOGIA - UNIV. DI MILANO E IRCCS GALEAZZI SANT'AMBROGIO - MILANO
Relatore
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Alessandra AlciatiResp. Centro per i Disturbi da Sintomi Somatici, Dipartimento di Neuroscienze Cliniche, Villa San Benedetto Menni - Albese (Como)
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Laura BazzichiMEDICO SPECIALISTA, CONSULENTE DELL'AMBULATORIO DI FIBROMIALGIA E FATICA CRONICA A GIFORTE DEI MARMI, LUCCA, FORTE DEI MARMI
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Serena BugattiProfessoressa associata, Università degli studi di Padova
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Roberto CaporaliPROF. ORD. REUMATOLOGIA E DIRETTORE SCUOLA SPEC. REUMATOLOGIA - RESP. DIP. E UOC REUMATOLOGIA UNIV. DI MILANO UNIMI -ASST G. PINI
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Gianniantonio CassisiMedico Specialista Reumatologo libero professionista e medico UOS Reumatologia - Belluno Medica Poliambulatorio e ASL 1 Belluno
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Marco Di CarloRicercatore universitario (a tempo determinato, tipo A) presso Università Politecnica delle MarcheScarica il curriculum
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Manuela Di FrancoProfessore Associato di Reumatologia - Università La Sapienza - Roma
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Daniela MarottoResponsabile del servizio di Reumatologia ASL Gallura e Presidente C.Re.I, Sassari
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Maria Eva RomanoDirigente Medico UOC Reumatologia. ASST-FBF-Sacco, Ospedale Sacco, Milano
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Fausto SalaffiProf. Ass. Reumatologia, resp. Centro Diagnosi Precoce e Terapia delle Artriti Clinica Reumatologica EAC - Univ. delle Marche
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Piercarlo Sarzi PuttiniPROF. ORD REUMATOLOGIA E DIRETTORE UOC REUMATOLOGIA - UNIV. DI MILANO E IRCCS GALEAZZI SANT'AMBROGIO - MILANO
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Carlo Alberto ScirèProfessore Associato Reumatologia Università Milano Bicocca
Elenco delle professioni e discipline a cui l'evento è rivolto
Medico chirurgo
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Allergologia ed immunologia clinica
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Anestesia e rianimazione
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Dermatologia e venereologia
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Endocrinologia
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Geriatria
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Ginecologia e ostetricia
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Malattie metaboliche e diabetologia
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Medicina dello sport
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Medicina fisica e riabilitazione
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Medicina generale (Medici di famiglia)
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Medicina interna
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Medicina nucleare
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Nefrologia
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Ortopedia e traumatologia
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Radiodiagnostica
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Reumatologia