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Presentazione

La leucemia mieloide acuta (LMA) è una malattia proliferativa acuta del midollo osseo che origina da cellule progenitrici mieloidi. È prevalentemente, se non esclusivamente, una malattia genetica costituzionale o acquisita. Le diverse lesioni genetiche cooperano nello stabilire il processo leucemico e influenzano le caratteristiche morfologiche e cliniche della malattia, rappresentando in alcuni casi indicatori prognostici per la definizione del rischio di malattia e la classificazione dei pazienti. Ogni paziente alla diagnosi di LMA ha una probabilità del 25% di avere una mutazione in uno dei tre geni più frequentemente mutati (FLT3, NPM1, e DNMT3A) e in particolare circa il 30% dei pazienti risulta positivo per la mutazione di FLT3 (FMS-like tyrosine kinase-3), un recettore di membrana con un dominio chinasico intracellulare che trasmette stimoli proliferativi. La mutazione si associa a prognosi sfavorevole con maggiore incidenza di recidive e minore sopravvivenza globale. Si impone pertanto, nella maggior parte dei malati, la ricerca di markers molecolari fruibili come targets per un terapia mirata o per strategie personalizzate che associate a chemioterapia convenzionale possano aumentare la sopravvivenza.
Lo sviluppo di piccoli farmaci, non biologici diretti contro bersagli molecolari, costituisce uno dei filoni più promettenti nella terapia della LMA. Sono stati sviluppati diversi farmaci in grado di inibire FLT3, alcuni di questi sono tuttora in studio ed in sperimentazione clinica avanzata, uno è stato appena approvato dalla Commissione Europea alla luce dei risultati incoraggianti ottenuti in uno studio appena pubblicato sul NEMJ. Gli sforzi impiegati nel definire le basi molecolari della LMA sono stati fondamentali per dal punto di vista di stratificazione prognostica e per lo sviluppo terapeutico e pone il clinico davanti alla necessità di chiarezza sulle mutazioni in sub-cloni e sul loro significato patogenetico. La vastissima eterogeneità genetica rende infatti difficile tradurre le conoscenze nella pratica clinica.
In questa prospettiva, il corso FAD, rivolto agli ematologi, si propone di implementare le conoscenze sulla malattia e sul percorso diagnostico-terapeutico, integrandole con le più recenti acquisizioni in ambito di terapie mirate. Parte rilevante sarà dedicata alla sensibilizzazione dei clinici sull’importanza della tempestività dello screening genetico e della risposta dei test in modo da ottimizzare i tempi e tipo di intervento terapeutico, così importanti per aumentare la sopravvivenza.

Programma

  • Modulo 1 - Introduzione sulla Leucemia Mieloide Acuta (LMA) - F. Ferrara, A. Rambaldi, A. Venditti - Durata: 20 minuti
  • Modulo 2 - Test genetici per la profilazione del paziente, in prima diagnosi e in recidiva (identificazione delle mutazioni genetiche) - F. Ferrara, A. Rambaldi, A. Venditti - Durata: 40 minuti
  • Modulo 3 - Importanza dei i tempi di risposta dei test diagnostici (dove fare e il test e ottimizzazioni dei tempi di risposta) - F. Ferrara, A. Rambaldi, A. Venditti - Durata: 40 minuti
  • Modulo 4 - Come ottimizzare i tempi di intervento terapeutico - F. Ferrara, A. Rambaldi, A. Venditti - Durata: 40 minuti
  • Modulo 5 - Conclusioni e risposte alle Frequently Asked Questions - F. Ferrara, A. Rambaldi, A. Venditti - Durata: 20 minuti

Informazioni

Obiettivo formativo

3 - Documentazione clinica. Percorsi clinico-assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza - profili di cura

Mezzi tecnologici necessari

Per la fruizione e l'accesso al corso FAD saranno necessari un computer (Windows o Mac) dotato di connettività internet, di un browser di navigazione standard (Internet Explorer, Firefox, Chrome, Opera, Safari) e di un programma per l'apertura e la lettura dei file PDF (per esempio: Adobe Acrobat Reader)

Procedure di valutazione

Questionario (obbligatoriamente a risposta multipla e doppia randomizzazione)

Attenzione: la nuova normativa ministeriale in vigore dal 01/07/2019 prevede che:

  • nei moduli formativi del corso è presente un tempo minimo di fruizione (visibile in alto a dx). Prima di tale lasso di tempo non è possibile passare al successivo step formativo (sia esso un questionario o un altro modulo formativo). Il timer viene attivato solo quando la finestra è attiva. Il tempo non viene calcolato quando si aprono altri programmi e/o finestre, oppure quando parte un salvaschermo
  • in caso il discente non superi il test di valutazione dovrà ripetere il percorso formativo dall'inizio
  • numero massimo di tentativi a diposizione: 5
  • soglia di superamento: 75% delle risposte corrette

Responsabili

Responsabile scientifico

  • Felicetto Ferrara
    Direttore Ematologia dell'Ospedale Antonio Cardarelli di Napoli
  • Alessandro Rambaldi
    Dir. UO Ematologia - Dip. Oncologia ed Ematologia - ASST Papa Giovanni XXIII - Bergamo
  • Adriano Venditti
    Prof. Ass. Ematologia c/o Univ. Tor Vergata. Direttore UOC Trapianto Cellule Staminali Fondazione PTV Policlinico Tor Verga - Roma
    Scarica il curriculum

Docente

  • Felicetto Ferrara
    Direttore Ematologia dell'Ospedale Antonio Cardarelli di Napoli
  • Alessandro Rambaldi
    Dir. UO Ematologia - Dip. Oncologia ed Ematologia - ASST Papa Giovanni XXIII - Bergamo
  • Adriano Venditti
    Prof. Ass. Ematologia c/o Univ. Tor Vergata. Direttore UOC Trapianto Cellule Staminali Fondazione PTV Policlinico Tor Verga - Roma
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Elenco delle professioni e discipline a cui l'evento è rivolto

Medico chirurgo

  • Ematologia
  • Oncologia
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